Se fino a poco tempo fa era un fenomeno marginale , la nuda proprietà sta prendendo sempre più piede. Aumenta il numero di anziani che decide di vendere la propria casa, per bisogno di liquidità, mantendendone però l’usufrutto. Secondo un’analisi di Confabitare in tutta Italia, già 85.000 anziani ( età media 75 anni, pensione mensile di poco superiore ai 1.100 euro) hanno scelto questa formula, soprattutto nelle grandi città. Le transazioni in nuda proprietà (che rappresentano il 6 % circa del totale delle transazioni) vedono un calo degli atti tra familiari (per motivi successori e fiscali) e un aumento di quelli propriamente di mercato.
Il ricorso alla vendita della nuda proprietà consente di monetizzare senza perdere il diritto abitativo (usufrutto) e permette di mantenere la stessa qualità di vita integrata da una nuova liquidità, ottenuta senza ricorrere a indebitamenti.
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