Il 2013 ha raggiunto il numero di compravendite registrato nel lontano 1985 con una flessione del -9,2 % rispetto al 2012 e le perdite maggiori hanno riguardato le isole (-10,8%) e le aree del centro (-10,3%), a seguire il sud (-9,8%), il nord ovest (-8,8%) e il nord est (-7,5%). a frenare di più è stata la vendita di monolocali (-10,5%) e piccole abitazioni (-95), anche le grandi città hanno subito flessioni (al primo posto Napoli con il 15,2 %, seguita da Genova e Roma ) In questo povero scenario emerge Milano in controtendenza con l’andamento nazionale registrando un + 3,4%.
Il rapporto immobiliare 2014 di Abi e Agenzia delle Entrate pone, tuttavia, l’attenzione su un fattore positivo: nel 2013 è cresciuto l’indice di “affordability” ovvero la disponibilità di accesso all’acquisto delle famiglie; l’erogazione dei mutui ha registrato un incremento del 6,7% rispetto al 2012 e nei primi mesi di quest’anno risulta superiore al 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
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