In occasione della Milano Art Week 2019, che apre oggi 2 aprile per concludersi a ridosso del Salone del Mobile, la Fondazione Adolfo Pini presenta la mostra L’ORA DANNATA dell’artista messicano Carlos Amorales.

Carlos Amorales si interessa al linguaggio, alle immagini e alle loro varianti e, più in generale, ai sistemi della comunicazione, al loro costante rinnovamento, alle loro potenzialità e alle loro insidie; ai meccanismi che consentono ad alcune narrazioni di emergere, a scapito di altre; e, per estensione, alla questione delle rappresentazioni dominanti, della manipolazione della comunicazione e del pensiero stesso. Nella sua pratica confluiscono arte visiva, musica, animazione e poesia, tutte coniugate, con grande rigore formale, nel nome di una consapevolezza rispetto al presente e alle sue tensioni. Per la Fondazione Adolfo Pini, Amorales ha concepito la mostra L’ORA DANNATA, incentrata sull’installazione di dimensioni ambientali Black Cloud e su diversi elementi afferenti al progetto Life in the folds. La mostra comprende inoltre silhouettes e altre opere dell’artista, in un continuo slittamento tra immagini e segni.

Una delle installazioni di Amorales nella Fondazione

Una delle installazioni di Amorales nella Fondazione. Foto di Andrea Rossetti, Courtesy l’artista e Fondazione Adolfo Pini.

 

Black Cloud e le altre installazioni “site-specific” che animano la Fondazione

Con Black Cloud, uno sciame di migliaia di farfalle nere invade gli ambienti della Fondazione già a partire dallo scalone d’ingresso. 15.000 farfalle popolano gli spazi nuovi e quelli già esistenti della Fondazione. Fa parte della mostra anche Life in the folds, dove l’artista mette invece in scena il tema della violenza dell’uomo sull’uomo. Una violenza che alberga nel profondo e che può esplodere in modo ingiustificato. Il progetto comprende, tra l’altro, un video di animazione in cui, mentre assistiamo a una drammatica vicenda, vediamo anche le mani del burattinaio che muove i fili dei protagonisti: metafora della mistificazione a cui, che ne siamo consapevoli o meno, la storia e le nostre azioni sono sottoposte. Da questo nucleo centrale deriva una serie di trasposizioni; tra le altre: un’installazione di grandi dimensioni e una serie di ocarine, ognuna delle quali ha la forma di un segno e il cui insieme compone un linguaggio in codice che può essere sia “letto” che “suonato”; proprio il loro suono fa, tra l’altro, da colonna sonora per il video. Alcune figure appaiono alle pareti della Fondazione come se le avessero attraversate; sono sagome umane e sembrano presentare alcuni fogli su cui sono rappresentati i momenti salienti della storia. In mostra anche i fogli dello story boarding cui prendono forma per la prima volta i personaggi e le vicende raccontate nel video.

Fonte: fondazionepini.it

Orari

2.04.2019 – 8.07.2019
dal lunedì al venerdì
10.00 – 13.00 | 15.00 – 17.00

Orari di apertura Milano Art Week 2019

2.04.2019 – 7.04.2019
10.00 – 13.00 | 15.00 – 19.00
Sabato e domenica 11.00 – 13.00 | 15.00 – 18.00

Foto di Andrea Rossetti, Courtesy l’artista e Fondazione Adolfo Pini.