Figlio del fotografo Jacques Dirand, Joseph sta espandendo l’eredità familiare rivelando un approccio eclettico allo spazio e alla materia. Da Beirut a Pechino, il design di edifici commerciali e residenziali proposto da Joseph raccontano di un lussuoso minimalismo che si estende in tutti gli spazi che crea.
Conosciuto per i suoi interni che fondono perfettamente l’elegante con il grezzo, l’intricato con il semplice, Dirand è diventato uno dei designer prediletti dalle aziende di moda per la creazione di negozi; lo hanno scelto Balmain, Balenciaga, Rick Owens e Givenchy. La sua casa nel 7° arrondissement rivela un lato più morbido rispetto al solito Dirand, una vera e propria festa per i sensi, soprattutto per il tatto. L’amore di Joseph per la pietra, il marmo, si mescola a pezzi vintage di Oscar Niemeyer ed Ettore Sottsass e con le forme più rigorose di Pierre Jeanneret, Jean Prouvé e Le Corbusier. Non appena Dirand ha posato gli occhi sull’appartamento di ben 2.600 metri quadrati con una vista da cartolina su Parigi, ha capito di aver trovato quello che cercava.
Il generoso salotto, che ruota attorno ad un magnifico tavolino ricavato da un unico pezzo di marmo, descrive l’area living esponendo oggetti preziosi super minimali. Il camino, anch’eso incorniciato da pietra, è inquadrato da due nicche ad arco con mensole. Il tema della nicchia si ritrova anche nella camera da letto. Qui, un mobile scandinavo dai toni caldi è incastonato tra due ante a specchio che fanno immaginare spazi di archiviazione generosi ricavati all’interno della muratura.
Tutta la casa racconta delle avventure di Joseph e del padre più famoso. E così, tra archi maestosi ornati di calcare e piani di marmo utilizzati per creare la cucina e le pareti del bagno, Dirand riprende il neoclassicismo italico del XVII secolo che mescola sapientemente con altri pezzi di design, in una successione continua di ricordi, referenze e ispirazioni.
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