L’Università Cattolica si prepara a diventare un vero e proprio campus verde riqualificando la Caserma Garibaldi e inserendovi un nuovo centro polifunzionale fatto di metallo e vetro. Il progetto, affidato allo studio Beretta Associati, si estende per circa 53mila metri quadrati e vedrà la storica caserma trasformarsi in aule, spazi comuni e per la ristorazione, sale di lettura, un’aula magna da 450 posti e un auditorium da 700. L’operazione punta ad ampliare in maniera significativa la storica sede dell’ateneo milanese di Largo Gemelli, inglobando i giardini limitrofi.
La Cattolica ha pagato un importo pari a 88 milioni di euro per accaparrarsi l’ex Caserma, promettendo ai suoi studenti -circa 1850 a partire dall’anno accademico 2024/2025- un campus anglosassone dove tutti i servizi e i collegamenti sono funzionali e a misura di “studente”. I lavori di ristrutturazione della caserma sono iniziati lo scorso 30 gennaio partendo dall’ala del fabbricato che affaccia su via Santa Valeria. L’impianto, basato sulla climatizzazione degli spazi tramite geotermia per l’abbattimento dei costi di funzionamento durante i mesi caldi dell’anno, promette al progetto di puntare allo standard di ecosostenibilità “Led BD+C V4 Core & Shell livello Gold”.
Pur allineando la Caserma al giorno d’oggi per mezzo di standard e spazi di confort contemporanei, le finiture interne dell’edificio saranno restaurati, ripristinando intonaci e calce ottocenteschi e, tra questi, la tipica bicromia del neoclassico dell’epoca e il restauro dello scalone napoleonico. Il progetto della Caserma Garibaldi è stato sviluppato in accordo e sotto la tutela della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, richiedendo un iter progettuale ispirato al restauro conservativo.
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