Secondo il recente rapporto dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, Milano sta vivendo una fase di significativa contrazione nel settore delle compravendite residenziali, con un calo del 7,3%.

Nel secondo trimestre del 2024, il mercato immobiliare italiano nel suo complesso mostra segnali di vitalità, con un totale di circa 186.000 compravendite effettuate, oltre 2.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando un incremento dell’1,2%. Questa ripresa è in netta controtendenza rispetto al trimestre precedente, in cui si era osservato un calo del 7,2%. Tuttavia, Milano e Firenze si distaccano dalla media nazionale, evidenziando una diminuzione delle vendite che solleva interrogativi sulle dinamiche locali.

Nelle otto principali città italiane, la situazione varia significativamente. Mentre Milano e Firenze si trovano in una fase di flessione, altre città come Roma e Genova stanno vivendo un periodo di crescita. In particolare, Roma ha registrato un incremento del 3,4% nelle compravendite, mentre Genova ha visto un aumento del 3,9%. Questi dati suggeriscono che le preferenze degli acquirenti stanno cambiando e che alcuni mercati locali stanno adattandosi meglio alle attuali condizioni economiche.

Le ragioni di questo crollo a Milano possono essere molteplici. Il recente aumento dei tassi di interesse ha reso i mutui meno accessibili, portando a una contrazione della domanda. Inoltre, l’incertezza economica generale e l’inflazione crescente hanno fatto sì che molti potenziali acquirenti posticipassero l’acquisto di una casa, optando invece per soluzioni in affitto.

Sebbene Milano stia affrontando una fase di difficoltà nel mercato immobiliare, le performance positive di altre città italiane suggeriscono che ci siano ancora opportunità da cogliere.