House of Gucci, il film di Ridley Scott che racconta la storia di Maurizio Gucci e di Patrizia Reggiani è arrivato nelle sale cinematografiche italiane. Ed è già Guccimania.

Nel film, Ridley Scott fa uso di molte licenze artistiche per raccontare la tragedia Gucci, e in particolare della famiglia che una volta guidava il marchio di moda di lusso, trasformando Maurizio Gucci, interpretato da Adam Driver, Patrizia Reggiani da Lady Gaga, Paolo Gucci da Jared Leto).

Con poche immagini delle vere case della famiglia Gucci disponibili, Santucci, lo scenografo Arthur Max e il loro team hanno deciso di “trasmettere un messaggio” attraverso i set invece di una perfetta ricreazione. 

Vogliamo fare un film in cui ogni personaggio sia in una casa che rifletta la personalità del personaggio stesso“, dice la Santucci. Tuttavia, dato che sono tutti membri della stessa famiglia e della stessa ricca società milanese, ci sono state certamente alcune linee guida, una delle quali è lo splendido antiquariato italiano. Santucci ha acquistato oggetti da Robertaebasta, Gallery Ltwid, Michel Leo Milano, Rubelli, Lalique, Daum e altri ancora per riempire i set creati negli iconici studi di Cinecittà a Roma. Questi spazi sono stati combinati con scatti sul posto in una serie di ville storiche per creare le case di Gucci.

Villa Necchi Campiglio a Milano è diventata l’oscura capsula del tempo vivente di Rodolfo Gucc, interpretato da Jeremy Irons, dove ricorda i suoi giorni da attore e rimugina sul matrimonio di suo figlio Maurizio con Patrizia. Costruita nel 1935 dall’architetto Piero Portaluppi e successivamente aggiornata da Tomaso Buzzi, la proprietà sembra ospitare la prima piscina privata di Milano e oggi funziona come un museo. I cinefili la riconosceranno come la casa del film di Tilda Swinton del 2009 Io sono l’amore. Villa Necchi è considerata un’opera di architettura razionalista, anche se gli aggiornamenti di Buzzi hanno caratteristiche più ornamentali. 

Uno dei salotti di Villa Necchi Campiglio. Courtesy Giorgio Majno, FAI

Uno dei salotti di Villa Necchi Campiglio. Courtesy Giorgio Majno, FAI

Villa Balbiano, la casa sul lago di Como di Aldo Gucci, interpretato da Al Pacino, nel film è un’opulenta dimora del tardo XVI secolo con affreschi sui muri e un paesaggio premiato dalla British Society of Garden Designers. Recentemente è stata restaurata da Jacques Garcia.

Villa Polissena è un’elegante villa arancione che è stata la casa italiana di Patrizia e Maurizio. Oggi la casa è di proprietà della principessa Mafalda von Hessen, discendente dell’aristocrazia tedesca e italiana e designer di moda. I giardini dove Patrizia e Maurizio hanno una conversazione tesa sarebbero stati progettati da suo nonno Landgraf Philipp von Hessen. 

La dimora newyorkese di Patrizia e Maurizio è definito da Santucci “il nostro set della Pop Art”. Era l’epitome dello stile di fine anni ’80, inizio anni ’90, con molto bianco e cromo, lampade provenienti da Fontana Arte e riproduzioni di dipinti di Robert Motherwell, Mark Rothko, Roy Lichtenstein e Robert Rauschenberg.

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courtesy Villa Balbiano

Ultimo ma non meno interessante, lo Chalet della famiglia Gucci. L’esterno dello chalet da sci svizzero è stato girato nella cittadina italiana di Gressoney-Saint-Jean, mentre gli interni sono stati creati interamente in studio con un’abbondanza di oggetti di antiquariato provenienti dal nord Italia. Legni chiari e pellicce sono molto presenti.

Fonte: Architectural Digest