La 55a edizione del Salone del Mobile di Milano ha registrato quest’anno il suo record assoluto con 372.151 presenze. Nelle due giornate di apertura al pubblico, sabato e domenica, gli ingressi sono stati 41.372.
“Questa edizione con la presenza del 67% di operatori esteri – la maggior parte di alto profilo e con forte potere di acquisto, secondo i commenti degli espositori, ha confermato, ancora una volta, la forte vocazione internazionale e l’importanza dell’export come elemento ormai imprescindibile del settore” – afferma Roberto Snaidero, Presidente del Salone del Mobile.
Cosa resterà di questa edizione? Sicuramente i prodotti vincitori del Salone Satellite Award 2016. Un’esposizione di prototipi inediti per la casa e l’ufficio: mobili, complementi d’arredo e lampade progettati e realizzati da persone che operano professionalmente nell’ambito di studi di progettazione, dalle scuole di design, da designer e architetti che non possiedono una produzione diretta di tipo industriale o artigianale degli oggetti progettati. Molti dei prototipi presentati nelle 18 edizioni precedenti sono stati messi in produzione e molti dei designer che vi hanno partecipato fra i 10.000 partecipanti, insieme alle 270 scuole di design internazionale, sono ora nomi importanti del panorama del design. Largo alle idee!
Il primo premio del Salone Satellite 2016 è andato allo Studio Philipp Beisheim per l’Inflatable Sidetable. La giuria internazionale ha motivato: “Il tavolo rispetta le regole della funzionalità, per via della sua base gonfiabile che la rende poco ingombrante per la spedizione e per lo stoccaggio, utilizzando un materiale inusuale nell’arredo: la tela gommata e impermeabile, particolarmente resistente impiegata per la produzione dei gommoni. Mantenendo fede a uno dei principali obiettivi del design, nella scelta di questo materiale si legge un velato riferimento anche all’attualità e ai problemi sociali più urgenti che coinvolgono tutti”.
Il secondo premio Secondo è andato al designer giapponese Bouillon e al suo Warm Stool, uno sgabello dal design essenziale, che incrocia funzioni primitive e nuove applicazioni per l’antica terracotta, da sempre presente nelle nostre case.“Vincono l’originalità e l’utilità dell’idea, ma anche l’interpretazione innovativa della lavorazione tradizionale di un materiale povero come la terracotta, che inventa un oggetto che non c’era”.
Terzo premio allo Studio Nito, designer tedesco del Bobina Chair. Da un singolo filo a oggetti tridimensionali. Il progetto è ispirato ai rocchetti, alle loro strutture e alle generali possibilità tessili. In combinazione con la tecnica di produzione sviluppata, i filati di cotone colorati si trasformano in solidi mobili. “Il progetto è ben risolto attraverso un innovativo processo di produzione che riesce a combinare un materiale tradizionale, come il filo di cotone, e uno più contemporaneo, come la bioresina, raggiungendo un risultato estetico familiare, ma al tempo stesso nuovo”.
Menzione Speciale a Frank Chou e il suo Ping Screen. Il paravento mobile propone lo spirito orientale come un nuovo “materiale”. Il Kimono diventa separatore di ambiente e porta oggetti e può essere sostituito con altri di diverso tessuto, secondo la stagione. “È un oggetto elegante, che lavora su un soggetto particolarmente indagato nel contemporaneo, e si adegua a una grande personalizzazione, sempre più richiesta nel mondo dell’arredo”.
Menzione Speciale anche a Imagine per Kibits, lo sgabello è realizzato con seta Kibiso, una seta speciale realizzata dagli scarti. Ha un grande potenziale nell’impiego tessile perché ha una texture particolare che rende bella la superficie. “È lodevole l’impiego di un materiale ecologico e innovativo, sostenuto da un divertente dialogo con la forma finale dell’oggetto”.
Infine Klaas Kuiken per The Eps Collection, in collaborazione con l’azienda Lovink, la collezione di stufe e orologi dal look originale è realizzata con un processo che implica stampi in polistirolo espanso (tecnica a schiuma persa). “Si sottolinea l’attenzione verso un nuovo processo di produzione applicato a un oggetto tradizionale”.
Prossimo appuntamento a Milano, dal 4 al 9 aprile 2017.
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