Dopo Arnaldo Pomodoro, in Triennale a Milano apre i battenti “Mario Bellini. Italian Beauty”, una mostra omaggio al contributo poliedrico di Mario Bellini, singolare progettista riconosciuto a livello internazionale. Un percorso lungo quasi sessant’anni, il suo, articolato in lavori di design, architettura, exhibition design e altro ancora.
Dal 1987, anno di svolta per questo architetto di grande respiro, i suoi lavori gli hanno permesso di ottenere otto compassi d’oro, una Medaglia d’oro assegnatagli dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per la diffusione del design e dell’architettura italiana nel Mondo e l’ambito Ambrogino d’Oro nel 2011.Oltre a oggetti di design rivoluzionari, diventati icone e presenti nelle case e negli uffici di tutto il Mondo, Mario Bellini si è occupato di grandi progetti a scala urbana. Sono da ricordare il Centro Congressi Mi.Co, i Musei progettati in Giappone, in Germania, in Australia e negli Stati Uniti d’America e la più recente espansione del Dipartimento delle arti islamiche per il museo più prestigioso del Mondo, il Louvre di Parigi.
La mostra, che occupa oltre mille metri quadrati del Palazzo dell’Arte, “vuole porre l’attenzione sulla necessità e sul ruolo eversivo e salvifico della bellezza. Da qui il sottotitolo Italian Beauty” dice Deyan Sudjic, curatore della mostra e direttore del Design Museum di Londra. Il progetto di allestimento, invece, è a cura dello stesso Mario Bellini, che dal 1962 si appassiona nel “mettere in scena” esposizioni d’arte e architettura.
La retrospettiva si inaugura esattamente trent’anni dopo quella dedicata all’architetto al MoMA di New York, nel 1987.
Foto di copertina: courtesy Triennale di Milano
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