Serve la fantasia e l’immaginazione di designer, architetti e creativi per individuare soluzioni che possano conciliare le nuove normative di sicurezza con i bisogni di socialità e convivialità a cui eravamo abituati nell’era pre-Covid. Così l’assessore alle Politiche del Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani, apre il concorso di idee “Milano 2020 Strategie di Adattamento”.
Il Comune di Milano promuove una consultazione pubblica aperta ad architetti, designer e creativi sui temi dell’organizzazione e del layout deli spazi e dei servizi fruibili dalla comunità. Un modo interessante per prepararsi alla Fase 2, che ci accompagnerà nei prossimi mesi, alcuni dicono addirittura fino alla fine di quest’anno. Lo scopo del Comune è quello di creare un catalogo online di modelli, idee e soluzioni progettuali che possano servire alla comunità, per tornare a vivere la città nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e sicurezza imposte dai numerosi decreti che continuano a susseguirsi.
Il concorso non ha una vera e propria data di scadenza, proprio per raccogliere nel tempo soluzioni che possano allinearsi con quello che ci attenderà domani. Proprio per questo motivo, l’invito rimarrà aperto per tutta la durata dell’emergenza.
I progetti presentati verranno periodicamente valutati da una giuria mista, che ne discuterà la fattibilità e, se consoni, li inserirà all’interno di un catalogo online consultabile gratuitamente da commercianti, operatori di diverso genere e dai cittadini che ne sono interessanti.
Per saperne di più: Milano 2020 Strategie di Adattamento
I dehor a Milano prendono il posto dei parcheggi
Il Corona virus ridisegna i locali Milanesi, che per l’emergenza possono usufruire di dehor, di marciapiedi e di parcheggi -non tutti- per poter permettere alla ricettività di effettuare il servizio in sicurezza per tutta la durata dell’emergenza. Proprio il 14 maggio l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran ha presentato il progetto all’interno di una delibera votata dal consiglio comunale.
Si parla dunque di qualche parcheggio in meno e molti dehors in più. Le nuove regole del Comune puntano alla cancellazione del pagamento per l’occupazione di suolo pubblico per tutte queste “occupazioni leggere”, che comprendono tavolini, ombrelloni, pedane e strutture per negozi.
Maran guarda anche ad uno snellimento delle pratiche e della burocrazia generale, che in situazioni di normalità possono impiegare dai 15 giorni in su. Il progetto si allinea al fare di molte altre metropoli e città europee, oggi tutte accomunate dal voler ripartire per poter colmare le perdite economiche già gravose.
A queste prime indicazioni dovranno seguire maggiori specifiche che possano essere utili ai commerciali per evitare di incorrere in sanzioni o chiusure inaspettate. Si parla del numero di metri quadrati utilizzabili da ciascuna attività e i limiti cui dovranno sottostare queste sorte di “isole” in strada. Inoltre, sarà di grande importanza l’adozione di segnaletica orizzontale e verticale che identifichi queste nuove aree, oltre a servire agli esercenti per evitare assembramenti di persone e quindi semplificare la gestione di questi nuovi spazi all’aperto.
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