Chi più spende meglio spende. E’ vero, investire nell’edilizia sostenibile significa talvolta vedere gonfiati i preventivi per la realizzazione del proprio sogno immobiliare. Però, secondo una ricerca presentata da Scenari Immobiliari al Forum di Santa Margherita e realizzato in collaborazione con  Johnson Controls, sembrerebbe che gli edifici cosiddetti “green” valgano il 2-10% in più rispetto ai cugini energivori. Per di più, gli immobili rendono canoni d’affitto maggiori del 2-8% e i tempi di vendita si accorciano della metà, da 8 a 4 mesi circa.

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Calcolare l’ammortamento degli impianti tecnologici e delle strategie innovative utilizzate per realizzare casa non è impresa da poco. E si sa che l’investimento di una casa che utilizza criteri di efficienza energetica deve supportare un incremento di costi per costruzione o ristrutturazione compresi tra il 5 e il 10% in più rispetto ad una costruzione tradizionale. Parlando di numeri, il costo degli interventi di sostenibilità per una ristrutturazione si aggira attorno ad una media di 40 euro al metro quadrato –fonte Scenari Immobiliari-. Ciò significa che “l’investimento da prevedere nelle sole città italiane per i 18 milioni di edifici costruiti dal 1946 ammonterebbe a circa 40 miliardi di euro, a fronte di un incremento di valore non inferiore a 100 miliardi”. E’ dunque di primaria importanza capire la sequenza virtuosa che si instaura nel momento in cui un operatore investe in un edificio sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Ottimizzazione delle prestazioni e quindi meno spese, migliore comfort interno ma anche ottime condizioni di compravendita e canoni d’affitto competitivi.

Foto: Le Albere di Renzo Piano a Trento. Il Complesso fa parte di un ambizioso progetto di riqualificazione ambientale della ex fabbrica Michelin. Le Albere è costituito da 300 unità abitative, 27 mila metri quadrati di uffici e negozi, 28 mila di spazi aperti e cinque ettari di parco.