“Beni Strumentali, conosciuta come “Nuova Sabatini”, è l’agevolazione messa a disposizione delle aziende dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE). Due i principali obiettivi: accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese (PMI). Uno strumento atteso da tempo dagli imprenditori, soprattutto quelli piccoli, che si trovano a fare i conti, ogni giorno, con la più grave crisi economica dal dopoguerra ad oggi. Negli ultimi mesi, anche grazie agli interventi messi in campo dal governo e dal MiSE, il trend sta cambiando, si intravede un po’ di luce in fondo al tunnel. L’agevolazione “Beni strumentali” può perciò rappresentare una delle leve a disposizione delle piccole e medie imprese per rinnovare i propri impianti e attrezzature cogliendo tutte le potenzialità della ripresa.
La nuova agevolazione offre un’importante opportunità per le imprese e coinvolge una serie di soggetti. La Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha costituito un plafond di risorse (fino a un massimo di 5 miliardi di euro) ed eroga la provvista alle banche e agli intermediari finanziari. Gli istituti di credito, che aderiscono alle Convenzioni MiSE-ABI-Cdp, o le società di leasing che sono in possesso della garanzia rilasciata da una banca aderente alle convenzioni, potranno utilizzare il plafond per concedere finanziamenti.
Il MiSE concede un contributo alle PMI, che copre parte degli interessi sui finanziamenti bancari, in relazione agli investimenti realizzati (con uno stanziamento complessivo di bilancio pari a 385,8 milioni di euro per gli anni 2014-2021). Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni.
Le PMI beneficiano del contributo e del finanziamento che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”, fino al massimo previsto dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario con priorità di accesso.
La misura è rivolta alle micro, piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale. Sono ammesse le imprese che, alla data di presentazione della domanda:
- hanno una sede operativa in Italia e sono regolarmente iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
- non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.”
Fonte: www.sviluppoeconomico.gov.it
Per saperne di più: Il primo anno di funzionamento della misura – Modalità di accesso alle agevolazioni e risultati ottenuti
Approfondimenti Sabatini bis 2016: Incentivi della nuova Sabatini
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