I Russi amano la nostra storia, la nostra cultura e la nostra cucina, non cercano una seconda casa, ma una seconda patria dove prendere la residenza elettiva. Parola di Paolo Bellini, agente immobiliare e presidente dell’Associazione nazionale degli agenti e mediatori d’affari (Anama), che sei anni fa ha dato vita all’Italian russian association (Ira). A quanto pare la Russia ha messo gli occhi su quelli che vengono definiti i gioielli del Veneto: dai palazzi di Venezia sul Canal grande, (il piano nobile di Ca’ Dolfin, valutato 9 milioni di euro, o un complesso a pochi metri dal ponte di Rialto da 25 milioni) ai vigneti tra Valdobbiadene e Valpolicella, dagli splendidi palazzi cinquecenteschi di Rovigo ( Villa Morosini Polesella valutata 5-6 milioni) all’area termale di Montegrotto nel Padovano o all’area di 65 mila metri quadri vicino al castello di Preganziol in provincia di Treviso.
La missione esplorativa degli operatori moscoviti ha avuto come teatro la Marca Trevigiana ma non solo, anche le isolette della Laguna ( Mazzorbo) si sono rivelate attraenti per gli investitori venuti dal freddo
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