In mancanza dei tradizionali mercatini natalizi sparsi per la città e delle persone che la colmano, sebbene sia altamente consigliato evitare di riversarsi nelle vie dello shopping durante questi giorni prefestivi, il Natale degli Alberi è di grande interesse per la molteplicità di messaggi che reca. Se nello scorso articolo abbiamo selezionato Alberi che sottendono principi legati alla sostenibilità sociale, alla solidarietà e ai doni della vita, gli Alberi promossi da Marco Balich guardano oltre questo periodo di difficoltà immaginando una città futuristica, un po’ alla Boccioni, sempre in movimento e pronta a ripartire. Dunque, non ci sono solo l’Albero del Dono, l’Albero del Cambiamento e l’Abbraccio all’Umanità raccontati in precedenza.
L’Albero del Domani è un invito alla ricerca, all’evoluzione tecnologica. Allestito in Piazza San Carlo, l’albero punta alla riflessione, che moltiplica gli alberi di una foresta, e utilizzato la fibra ottica per creare il collegamento tra natura e tecnologia, dispendio energetico e tecnologie sostenibili. L’albero è stato sponsorizzato da Stone Island.
Anche l’Albero del Vento in Piazza della Scala parla di sostenibilità energetica. Voluto da Engie, l’opera d’arte rende omaggio alla piazza con un design carbon neutral che si ispira ad una turbina eolica. Per rendere ancora di più il senso di movimento dato dal vento, l’installazione ruota ed è illuminata da luci led che riproducono la musica del vento interpretata dai grandi compositori, una fra tante la sequenza di Fibonacci tradotta in note.
Trai i molti alberi proposti non poteva mancare l’Albero del Futuro, sponsorizzato da Saipem, un’imponente struttura alta 6 metri decorato con fasce led su cui scorrono testi e parole legati al domani e alle risposte attese da molti. L’albero interattivo dialoga con le persone tramite una connessione cablata che consente agli spettatori di proiettare i propri sentimenti, le proprie emozioni e idee per il futuro sull’albero iper-tecnologico.
In copertina: foto di dettaglio dell’Albero del Vento. Foto courtesy Engie
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