Ispirato dalla capacità del baco di generare un bozzolo 3D da un unico filo di seta multiproprietà (1 km di lunghezza), la geometria complessiva del padiglione è stata creata utilizzando un algoritmo che assegna un unico filo continuo attraverso “toppe” che forniscono vari gradi di densità. La variazione complessiva della densità è stata derivata dal baco da seta stesso, utilizzato nel Silk Pavilion come stampante biologica per la creazione di una struttura secondaria. Uno sciame di 6.500 bachi da seta è stato posizionato sul bordo inferiore dell’impalcatura, partendo da fili di seta non tessuta; gli animali hanno proceduto rinforzando localmente gli spazi vuoti tra le fibre di seta depositate con una macchina a controllo numerico (CNC). Dopo la fase di impupamento i bachi da seta sono stati rimossi.

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la struttura del padiglione è descritta da esagoni metallici completati da una struttura primaria di seta non tessuta su cui hanno i lavorato i bachi da seta

Dalle larve aggiunte per la realizzazione del padiglione i ricercatori hanno scoperto che gli stessi sono in grado di produrre 1,5 milioni di uova, con la conseguente capacità di costruire fino a 250 padiglioni aggiuntivi. Colpiti dalle condizioni spaziali e ambientali, tra cui la densità geometrica e la variazione della luce naturale e del calore, i ricercatori hanno notato lo spostamento dei bachi da seta in favore di aree più scure e più dense. Il diagramma del percorso solare ha inciso in modo non indifferente nella costruzione del padiglione, dettandone la posizione delle aperture, la loro dimensione e la densità dei fili di seta con lo scopo di bloccare i raggi solari entranti nella cupola da sud e da est. Questa tipologia di richiusura degli spazi per schermare dalla luce solare ha portato a effetti di luce variabili e di incredibile bellezza.

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I bachi da seta hanno iniziato a colmare i vuoti

L’oculo centrale si trova sul fronte ovest e può essere utilizzato come orologio solare. Una ricerca di base parallela ha esplorato l’uso dei bachi da seta come entità in grado di “calcolare” l’organizzazione del materiale sulla base di criteri di performance esterni. In particolare, i ricercatori hanno esplorato la formazione di strutture di fibre non tessute generate dai bachi da seta come schema di calcolo per determinare la forma e l’ottimizzazione del materiale delle strutture superficiali basate sulle fibre.

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Il progetto Silk Pavillion è stato sviluppato da The Mediated Matter Group presso il MIT Media Lab. I ricercatori includono: Markus Kayser, Jared Laucks, Jorge Duro-Royo, Carlos David Gonzalez Uribe e il Prof. Neri Oxman (Direttore Fondatore). In collaborazione con il Prof. Fiorenzo Omenetto (TUFTS University) e il Dr. James Weaver (WYSS Institute, Harvard University).