Aperto lo scorso 20 marzo a Lindesnes, in Norvegia, questo gioiello dell’architettura ha mosso i confini del costruire per toccare con mano una nuova dimensione, il mare. Lo studio di architettura norvegese Snøhetta ha disegnato e realizzato per Stig and Gaute un ristorante parzialmente sommerso che funge anche come centro di ricerca per la vita marina. Da un mese a questa parte tra le rocciose coste nordiche è possibile ammirare un edificio monolitico, che conta ben 34 metri in lunghezza, che da un lato si posa a 5 metri e mezzo di profondità sul fondo sabbioso del mare norvegese e dall’altro spunta a completare lo skyline di rocce e fiordi tipici della regione.

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La struttura è stata pensata per potersi integrare nel tempo con l’ambiente marino; come incentivo, pannelli di cemento ruvido promuovono la funzione di “reef artificiale” e stimolano flora e microfauna ad abitare il monoblocco. Per di più, la struttura di calcestruzzo è studiata per sopportare la pressione e la spinta orizzontale dell’acqua in condizioni di mare mosso o addirittura quando tempestoso. Come un grande periscopio, la grande struttura di calcestruzzo ospita sul lato “corto2 una grande finestra sul mondo acquatico, offrendo una vista che cambia costantemente col cambiare della stagione e delle condizioni climatiche.

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All’interno, il ristorante diventa caldo e accogliente grazie al rivestimento di legno con finitura naturale e ai complementi d’arredo sempre di legno. La sala principale, che può ospitare 40 commensali contemporaneamente, è arricchita da una champagne bar e dal foyer, tutti collegati da una pavimentazione in legno di quercia. Lo chef Nicolas Ellitsgaard completa l’esperienza di Under proponendo agli ospiti un “menù immersione” a base di pesce da 235 euro a persona, vini d’accompagnamento o analcolici studiati ad hoc inclusi. E se state pensando di fare una sorpresa a voi stessi o alla vostra metà, attenzione alle code! Sembrerebbe infatti che il ristorante più chiacchierato del momento non sia disponibile fino al prossimo autunno.

Foto: courtesy Snøhetta