Dopo l’allarme pandemico il mercato immobiliare Milanese continua ad incrementare di mese in mese i prezzi delle case, arrivando a toccare il 6% in più rispetto all’anno precedente su uno stesso bene immobiliare. E questa corsa pare non volersi arrestare, tanto che nel secondo semestre 2022 questa percentuale sembra destinata ad aumentare, distaccando di molto Milano dal resto delle principali capitali italiane. Cara, carissima, la Milano odierna rischia di raggiungere lo spauracchio della bolla immobiliare, fa sapere l’osservatorio immobiliare Nomisma.
Per capire cosa sta succedendo, basta allineare l’aumento dei costi della città con la localizzazione dei maggiori investimenti. Il 63% dei contratti si chiude infatti in quartieri una volta “meno pregiati”, lontani dal centro, o in periferia, dove i prezzi hanno subito la crescita maggiore.
E lo stesso organo di analisi delinea i tratti di una Milano forte di una ripresa del mercato immobiliare residenziale spinta da un’altrettanto robusta domanda che però rischia di scemare presto. Tanto’è che sono sempre di più le richieste di locazione, che oggi rappresentano circa il 41% dei contratti transitati per agenzia contro il 27% del primo semestre 2021 -bisogna ricordarsi che la pandemia e lo smart working hanno fortemente influenzato gli affitti nel biennio 2020-2021-. La contrazione immaginata nel prossimo periodo è anche dovuta alla forte incertezza sull’andamento economico del Paese e agli incrementi attesi sui tassi di interesse dei mutui immobiliari, già in crescita nell’ultimo periodo.
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