Da oltre un anno il settore immobiliare milanese è al centro di un dibattito acceso, accusato di presunte irregolarità che una nuova normativa sembrerebbe sanare. Tuttavia, le operazioni contestate sono state realizzate seguendo le procedure previste dalla legge nazionale e regionale. Il comparto ha investito ingenti risorse per sviluppare abitazioni, spazi multifunzionali e attrattività urbana, contribuendo alla crescita economica della città.
La vera emergenza riguarda la carenza di nuove abitazioni, aggravata dai tempi burocratici e da normative rigide. Le analisi condotte negli ultimi mesi mostrano che la domanda di alloggi supera del 250% l’offerta attuale. Ogni anno vengono immesse sul mercato meno di 3.000 nuove abitazioni, a fronte di un fabbisogno annuo di quasi 10.000 unità. La situazione rischia di peggiorare, con un deficit abitativo che potrebbe superare le 60.000 unità entro il 2027. L’approccio adottato dall’amministrazione comunale non sembra orientato a risolvere queste criticità. Invece di favorire interventi che migliorino la sostenibilità economica delle nuove costruzioni, si prospetta un irrigidimento delle condizioni realizzative attraverso un aggiornamento delle normative urbanistiche, che rischia di ridurre ulteriormente la produzione edilizia. L’introduzione di vincoli, come l’obbligo di destinare parte degli interventi a edilizia sociale anche per progetti di piccole dimensioni, potrebbe rendere ancora meno sostenibili gli investimenti, con il risultato di una riduzione complessiva dell’offerta abitativa, sia privata che pubblica.
Per affrontare questa crisi, servirebbero misure che semplifichino le procedure edilizie, favoriscano l’uso del digitale e garantiscano tempistiche più competitive rispetto ad altre metropoli europee. Milano ha il potenziale per crescere in linea con le grandi città internazionali, ma deve adottare strategie urbanistiche efficaci, incentivando la riqualificazione e la densificazione urbana. Il settore immobiliare chiede un confronto serio e concreto tra l’amministrazione comunale e gli operatori del settore, basato su un approccio pragmatico e aperto alle migliori esperienze internazionali nel campo dell’urbanistica e della rigenerazione urbana.