Il progetto di Stress scarl (Distretto ad Alta Tecnologia per le Costruzioni Sostenibili) unisce imprese, università e centri di ricerca operanti sul territorio campano e nazionale.
”Intendiamo far crescere e valorizzare il network internazionale che già esiste, nell’ambito di una strategia ben definita tesa alla definizione di un piano di azione a forte vocazione internazionale, come testimoniato anche dalla presenza nel consiglio di amministrazione di un consigliere delegato a questa specifica funzione”, rileva Ennio Rubino, presidente del distretto Stress. “L’attività di internazionalizzazione del Distretto – spiega Caterina Meglio, consigliere delegato per l’internazionalizzazione di Stress – prende il via con una fase di studio e ricerca realizzata in collaborazione con un grande partner internazionale quale è Deloitte, azienda con oltre 92 mila professionisti nel mondo e 15 sedi in Italia. Ci prepariamo nel miglior modo possibile a strutturare un piano di promozione che permetterà di far conoscere e vendere le nostre straordinarie tecnologie sui mercati esteri’’.
Verrà realizzata una mappa della domanda e dei possibili Paesi esteri interessati alle tecnologie sviluppate dal distretto. Gli obbiettivi principali sono: esportare conoscenza, integrare e attrarre le competenze, rafforzare le start up. Lo scopo è sviluppare strumenti di dialogo e cooperazione tra distretti tecnologici in Italia e all’estero.
Tra le idee, i sensori che individuano quante persone ci sono in una stanza e regolano la temperatura dei condizionatori e le vernici in grado di assorbire gli eccessi di anidride carbonica. L’Italia è pronta per conquistare i mercati esteri con le tecnologie delle case del futuro.
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